Ogni casa ha il suo ritmo: progettare a partire dalla vita reale
Non basta scegliere materiali pregiati. Serve pensare spazi che rispondano a gesti, tempi e priorità diverse.
Nel nostro lavoro, non esistono layout predefiniti né soluzioni riciclabili.
Ogni progetto parte dall’analisi di tre elementi fondamentali: le abitudini di chi abita, le funzioni da ospitare e la frequenza d’uso degli ambienti.
Un interno ben progettato non si nota per l’estetica sola, ma per come accompagna i movimenti quotidiani, anticipa i bisogni, semplifica la vita invece di complicarla.
Funzionalità non è una parola generica: è una mappa invisibile
- Una seconda casa in montagna ha esigenze di manutenzione, fruibilità e contenimento diverse rispetto a una residenza primaria.
- Una casa vissuta da due persone non funziona come una pensata per una famiglia in crescita o per l’ospitalità.
- Un living concepito per il relax serale richiede atmosfere, materiali e luci diverse da uno pensato come cuore sociale della casa.
Il progetto sartoriale è, prima di tutto, un progetto funzionale.
La forma segue l’uso, e ogni uso è unico.
Progettare significa distribuire: spazio, luce, energia
In fase preliminare, ci concentriamo su:
- Zonizzazione e flussi: separare, unire, proteggere, aprire. Ogni progetto è un ragionamento sul movimento interno.
- Gerarchia degli spazi: quali ambienti devono essere protagonisti? Quali contenere funzioni multiple? Quali scomparire?
- Flessibilità: mobili passanti, sistemi integrati, soluzioni trasformabili per rispondere al tempo che cambia.
La progettazione d’interni non è decorazione: è costruzione di logiche invisibili che rendono lo spazio leggibile e vivibile.
Su misura è metodo, non stile
In Mobart Ben, il su misura non è una cifra estetica, ma un processo progettuale integrato.
Significa che ogni soluzione nasce in relazione agli ambienti, alla luce, ai materiali ma soprattutto alla persona.
Discutiamo insieme le abitudini, osserviamo vincoli e potenzialità, lavoriamo sulla materia per non aggiungere, ma risolvere.
E solo alla fine, il progetto si mostra nella sua forma più naturale: quella che sembra esserci sempre stata.